PREMIO AMBIENTALISTA DELL’ANNO 2017

Torna a Casale Monferrato il Premio Ambientalista dell’Anno dedicato a Luisa Minazzi. Le storie degli 8 finalisti

Cento storie e otto finalisti. Casale Monferrato si prepara a consegnare il Premio Ambientalista dell’Anno. Un riconoscimento nato 11 anni fa nella memoria di Luisa Minazzi, attivista che si è battuta a lungo per i diritti delle persone esposte all’amianto. E che sta portando in Piemonte esempi di realtà e di vite sostenibili.

Luisa Minazzi e la lotta all’amianto

Luisa Minazzi, piemontese, è scomparsa nel 2010 a 58 anni per un mesioteloma pleurico. È stata il testimonial pubblico di una battaglia per la vita, contro l’amianto, per lo sviluppo della ricerca. Una campagna pubblica che l’ha vista impegnata ininterrottamente nei quattro anni della sua lunga malattia.

Di lei si è scritto molte volte. La lotta all’amianto è stata una battaglia che ha portato avanti fino all’ultimo giorno della sua vita. Non per tornaconto personale, ma per coloro che sono rimasti esposti ad esso per troppi anni. L’affetto dei suoi cari ne tiene vivo il ricordo e il premio cerca di dare visibilità a chi, come lei, si batte per un mondo più pulito. E, perchè no, anche più giusto.

Premio Ambientalista dell’Anno

Il Premio Ambientalista dell’anno è dedicato a lei. Organizzato da un comitato promotore presieduto da Gian Paolo Minazzi, il Premio Ambientalista dell’Anno raccoglie numerose realtà civiche di Casale Monferrato e non solo. Ad esso collaborano Afeva, Agesci, Associazione dei Comuni Virtuosi, Auser, Avis, Legambiente, CAI, Comune di Casale Monferrato, Equazione, Fiab, l’Albero di Valentina, Parco fluviale del Po e dell’Ombra. Partner fondamentale è La Nuova Ecologia, voce storica dell’ambientalismo italiano.

Cinque anni fa, nel 2012, il Premio è stato spostato a Casale Monferrato, città simbolo della bonifica eco-sostenibile (leggi la storia della Eternit, da fabbrica killer a parco) – ha detto il coordinatore del gruppo promotore Vittorio Giordano parlando con la Redazione dell’inQubatore -. Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione e di portare alla luce quelle storie che raramente trovano spazio sui media“.

L’edizione 2017 del Premio Ambientalista dell’Anno si inserisce nella cornice del Festival delle virtù civiche, una serie di appuntamenti che porta la sostenibilità, la difesa dell’ambiente e delle persone all’attenzione di migliaia di cittadini.

Fondamentale, in questo processo, è il rapporto con le scuole. Noi ci rivolgiamo ai giovani studenti con un progetto di educazioni civica: gli otto finalisti di quest’anno racconteranno la loro esperienza ai ragazzi. E siamo sicuri che da questo scambio di idee possa nascere qualcosa di molto buono” racconta Vittorio.

Gli otto finalisti

Ma come funziona il Premio Ambientalista dell’Anno? Una giuria formata da giornalisti e attivisti propone una rosa di nomi, tre ciascuno. Tra essi, 8 vengono selezionati per la fase finale e il comitato assegna loro un riconoscimento speciale. Dopodiché, il Premio Ambientalista dell’Anno viene assegnato a chi, tra i finalisti, riceve il maggior numero di preferenze da parte dei cittadini.

Tra questi finalisti scoprirete un tessuto di buona volontà, senso del buono collettivo e capacità di innovare che il Pil non contempla ma che rappresenta una risorsa fondamentale per il paese” scrive il comitato promotore. Ma non siete curiosi di conoscere gli 8 finalisti?

La gallery di questa settimana è dedicata a loro:

Esprimere la propria preferenza è semplice, basta seguire le istruzioni contenute qui!

La serata di premiazione si terrà venerdì 1 dicembre nella Sala consiliare di Casale Monferrato. Noi ci saremo, per raccontarvi la storia del vincitore, ma non solo.

Per saperne di più:
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