Questa escursione consente di salire sulla vetta del Moncuni, dalla quale è possibile apprezzare il panorama sui Laghi di Avigliana, sulla Sacra di San Michele e sulle montagne della Valle di Susa
Itinerario a piedi
Località: Avigliana
Luogo di partenza e di arrivo: Area attrezzata Lago piccolo di Avigliana
Dislivello: 300 m circa
Tempo di percorrenza: 2 ore
Note: itinerario lungo sentieri generalmente ben tracciati
Partenza: area attrezzata del Lago piccolo. Raggiungibile in auto da Torino lungo l’autostrada per la Valle di Susa, uscendo ad Avigliana e proseguendo verso il paese e Cumiana. Lasciata l’auto presso l’area attrezzata del Lago piccolo di Avigliana, si segue per un breve tratto verso destra la strada statale fino a un bivio sulla sinistra (segnavia). Si sale lungo la strada che piega subito sulla sinistra e si raggiungono le case della borgata Luvé.
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Dalla piazzetta si prende una scaletta che passa a fianco della fontana del Fié e si continua a salire nel bosco, prendendo la sterrata verso sinistra. La strada sale con moderata pendenza tra le roverelle fino a un bivio. Qui si segue il sentiero che sale sulla destra a mezza costa, tra aree boscate e aree più aperte. A un certo punto si emerge dal bosco e la vista si apre sul Lago piccolo di Avigliana, sulle montagne della zona e sulla vicina Sacra di San Michele. Un ultimo tratto fra prati e rocce porta sulla cima del Moncuni (641 m, 0.45 ore).
Per il ritorno si può seguire il medesimo sentiero dell’andata oppure compiere un giro ad anello. In questo secondo caso si segue la cresta panoramica verso nord, con la piramide del Rocciamelone proprio di fronte. Scendendo in breve al Col Buchet, si raggiunge una bella radura dove la leggenda narra che danzino le streghe. Si continua sul filo della cresta lungo un sentierino non molto visibile che sale nel fitto bosco.
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Dopo un lungo traverso si arriva alla Pera Luvera, uno dei tanti massi erratici lasciati dall’antico ghiacciaio. Da qui si scende nel castagneto fino a raggiungere una piccola strada che continua sulla sinistra per un breve tratto. Qui si svolta quindi nuovamente sulla destra e si scende per un sentiero fino alla via Ceresole, che seguiamo in direzione opposta al crinale. Continuiamo lungo la sterrata fra antiche vigne e alberi da frutta presso alcune case. Scendiamo poi verso il lago, passando nei pressi della fontana ed Ciarzoli, e proseguendo per via Micheletta e via delle Maddalene fino alla borgata Luvé, da dove si fa ritorno al punto di partenza (1.15 ore).
Informazioni tratte dal libro Corona Verde. Intorno a Torino tra acque e terre, regge e cascine, a cura di Stefano Camanni