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MATURITÀ 2017: NATURA PROTAGONISTA DELLA PRIMA PROVA

Via alla maturità 2017 con la prima prova per oltre 500 mila studenti! A spiccare, tra le tracce del tema di italiano, sono i versi ecologisti di Giorgio Caproni. Scopriamo i suoi Versicoli quasi ecologici nella nostra rubrica Green Art! 

Il 19 giugno è una data importante per oltre 500 mila studenti italiani: l’inizio delle (tanto temute) prove di maturità. Come ogni anno, si parte con il tema di italiano. Per l’edizione 2017 della maturità, il Miur ha proposto tracce inerenti alla natura e all’innovazione. Tra le varie opzioni, spunta la poesia di Giorgio Caproni Versicoli quasi ecologici.

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Ma chi è Caproni? Se lo sono chiesto in molti, anche gli studenti che hanno sostenuto la prova! Ebbene sì, sui social e per le strade si sono accese polemiche sul fatto che il Miur “non conosca la scuola“, proprio per aver proposto un testo di un autore poco trattato (o per niente) in letteratura italiana. Ma chi era Caproni, il poeta che metteva l’ambiente prima di tutto? Non ci resta che scoprirlo insieme!

Giorgio Caproni, il poeta ecologista

Poeta, critico letterario, ma anche traduttore, nato a Livorno nel 1912 e morto a Roma nel 1990. Ecco chi era Giorgio Caproni. Di lui si hanno racconti, saggi e diverse traduzioni di opere importanti come quelle di Proust, Flaubert e Maupassant. La poesia proposta alla prima prova è Versetti quasi ecologici, contenuta nella raccolta postuma Res Amissa, uscita nel 1991.

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Di che cosa parlano i versi? La poesia è una riflessione riguardo l’azione dell’uomo sulla natura, in un’accezione totalmente negativa. Il poeta, infatti, con una serie di negazioni ammonisce l’uomo per ciò che causa al mare, all’aria, agli animali e agli alberi. Non solo: l’uomo è reo anche di dimenticarsi della funzione vitale della natura e la deturpa per scopi economici, diventando padrone assoluto dell’ambiente, trasformandolo in modo permanente. Per Caproni la natura è portatrice d’amore: egli sostiene che l’amore stesso finisca dove “finisce l’erba e l’acqua muore” . Ma la terra, secondo il poeta, potrebbe tornare a essere bella e pura come agli albori se l’uomo scomparisse. O, per meglio dire, se l’uomo la rispettasse! 

Sperando che questa poesia non abbia fatto disperare troppi studenti, diamo un grosso in bocca al lupo a tutti i maturandi!

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