Bioarchitettura, l’architettura che pensa alla salute dell’uomo e dell’ambiente. Costruire un mondo con tecnologie a basso impatto ambientale è possibile. Il mondo della bioarchitettura spiegato dal documentario della settimana, “Introduzione alla Bio-Architettura e al Feng shui”
Una nuova direzione nel modo di costruire: la bioarchitettura. Ma dove sta la novità? La bioarchitettura si occupa in modo specifico dei materiali da costruzione più ecologici, dell’aspetto energetico, e previene spiacevoli effetti sull’organismo e sull’ambiente circostante. L’uomo, da sempre, costruisce la propria casa per protezione. Ma se nell’antichità utilizzava strumenti e tecniche rudimentali a contatto con natura, con lo sviluppo industriale, la natura viene dominata e contaminata. La bioarchitettura si avvicina all’ambiente proponendosi come disciplina legata alla vita e ai bisogni dell’uomo.
Se la bioarchitettura si concentra sul corpo dell’abitazione, cosa fa il Feng-shui? Il Feng-shui (si legge Feng sciui o Feng sciuei), che letteralmente significa “vento e acqua”, è un’antica disciplina cinese. Essa si concentra sull’anima della costruzione, sulle influenze dell’ambiente, dei colori e dell’arredo sulla psiche umana. È una filosofia che suggerisce soluzioni per aumentare l’armonia di chi risiede nella casa o nell’ambiente di lavoro. In “Introduzione alla Bio-Architettura e al Feng shui“, l’Architetto Stefano Parancola, Direttore del Dipartimento di Architettura e Feng shui di Bologna, ci dice di più riguardo il Feng shui, filosofia che amplifica la bioarchitettura.
Nuove discipline: bioarchitettura e Feng shui
“Introduzione alla Bioarchitettura e al Feng shui” è un documentario del 2009 edito da MACROVIDEO, a cura dell’architetto Stefano Parancola. Una sequenza di filmati su importanti professionisti del campo dell’architettura ecosostenibile. Il viaggio alla scoperta della bioarchitettura si svolge tramite una serie di interviste, sopralluoghi e gallerie di immagini inerenti a noti progetti di livello internazionale. Strutture in terra cruda, in paglia, con gonfiabili, sono degli esempi. Costruire impiegando materiali recuperabili per ricercare (quasi) perfetta sostenibilità e risparmio energetico. Ecco il compito della bioarchitettura. Il filmato è stato pensato per essere consultato sia da professionisti del settore edile sia da persone a cui preme la tutela ambientale.
Con l’integrazione del Feng shui nella bioarchitettura si raggiunge un approccio più completo nel costruire e nell’abitare. Il Feng shui viene riproposto per valutare dove costruire l’abitazione, a seconda dell’energia del vento e dell’acqua che fluisce nell’ambiente. Ma non solo. Esso è stato rivisto e ampliato come disciplina che impiega nella costruzione materiali naturali e atossici. Forte attenzione è data anche all’utilizzo delle piante per purificare l’aria, come i giardini pensili. Bioarchitettura e Feng shui, consentono di tutelare l’ambiente, l’uomo e la loro relazione a tutto tondo. D’altronde, come ci ricorda Maurizio Corrado nella sua intervista, “ecologia non è sacrificio. È sinonimo di benessere, di piacere. Se mi comporto in maniera ecologica porto benessere a me e all’ambiente che mi circonda”.
Bioarchitettura in Italia
Per la tutela ambientale, sostenibilità e risparmio energetico devono essere sempre ricercati. Attraverso materiali che possono essere smaltiti e recuperati si può riqualificare il territorio. Per fortuna, anche in Italia la bioarchitettura si sta sviluppando. L’associazione Archibiodesign di Padova progetta e fornisce consulenza per la realizzazione di interventi edilizi eco-compatibili. Sono disponibili anche corsi in materia organizzati dall’associazione. A Ferrara, nel 2010 nasce il corso Architettura Feng shui e sostenibilità. Si avanza la proposta di progetti ecocompatibili secondo le linee del Feng shui, a livello urbanistico e bioedilizio.
Siete curiosi di imbattervi in una casa ecologica? A Torino vi abbiamo raccontato la storia di 25 Verde, il palazzo amico dell’ambiente costruito dall’architetto Luciano Pia. In Via Pillio da Medicina a Modena, invece, una villetta è stata riconosciuta come la casa più eco-compatibile d’Italia. La costruzione è stata premiata secondo i rigidi protocolli dell’americano Green Building Council. I materiali naturali di cui si compone sono il legno e la lana di roccia. La casa è stata progettata per aver basso consumo energetico, quindi diminuire l’impatto ambientale.
Secondo quanto riporta l’articolo de La Stampa Tuttogreen l’abitazione ha un’ autosufficienza energetica dell’80%. Il meccanismo di riciclo dell’acqua piovana permette un uso ridotto dell’acqua domestica del 70%. Per il riscaldamento non vengono usati né combustibili fossili né gas, ma semplicemente l’energia ricavata dai pannelli solari.
Costruire un mondo meno inquinato e più sostenibile, con la bioarchitettura, è possibile.
Per saperne di più:
25 Verde: la foresta nel cuore di Torino
Città green: viaggio da Torino a New York
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