Se hai passato indenne il primo livello, è giunto il momento di fare un piccolo avanti. Tanto ormai sei già sulla buona strada e aggiungere qualche step non sarà difficile!
Tutti i consigli di oggi, peraltro, sono non solo ecologici, ma anche economici perchè la riduzione di rifiuti passa in primo luogo dalla riduzione dei consumi…
1. Bevi acqua del rubinetto e usa la borraccia
Chi ha inventato l’acqua in bottiglia è sicuramente un genio degli affari a cui vorrei stringere la mano e chiedere di diventare il mio maestro…
Imbottigliare un bene liberamente disponibile è una genialata non da poco: paghiamo dai 15 ai 40 cents a bottiglia una risorsa che possiamo avere gratuita dal rubinetto delle nostre case…
Le maggiori obiezioni di chi non si fida a bere acqua del rubinetto sono che l’acqua sarebbe meno pura, meno controllata e più calcarea.
Non mi dilungo troppo su questi punti, ma vi basti sapere che:
- l’acqua del rubinetto spesso è acqua di falda e quindi non è meno “pura” di quella in bottiglia
- i Comuni effettuano controlli regolari e costanti sull’acqua che scorre nelle nostre case e quindi è assolutamente sicura. Ci sono alcuni Comuni in Italia in cui non è consigliato bere l’acqua del rubinetto, ma basta informarsi sul sito del Comune di riferimento. In più è anche possibile far analizzare le acque che escono proprio dal nostro rubinetto per verificare la salubrità dei tubi della nostra abitazione
- il calcare (carbonato di calcio) che c’è nell’acqua del rubinetto può nuocervi solo se siete una caffettiera o un ferro da stiro, in tutti gli altri casi non ci sono problemi. Anzi poi magari compriamo l’acqua ricca di calcio per assumerne di più… Vi lascio qui un riferimento dell’Istituto Superiore della Salute relativo alla questione acqua calcarea.
Se non vi fa impazzire il sapore di cloro, basta versare l’acqua in una caraffa e lasciarla scoperta per qualche ora così che il cloro evapori (peraltro la quantità di cloro presente è irrisoria e assolutamente sicura).
Quindi via libera a borracce, caraffe e bottiglie di vetro per avere una buona scorta di acqua. Risparmierete molti soldini e tanta fatica a trascinare casse d’acqua.
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2. Usa dispositivi igienici non usa e getta (coppetta, lavabili e rasoio con lamette cambiabili)
Il bagno è uno dei posti della casa in cui creiamo più rifiuti, insieme alla cucina. Ci sono però dei piccoli accorgimenti che possono permetterci di risparmiare denaro e rifiuti.
Per le donne sicuramente l’uso di assorbenti lavabili o della coppetta mestruale. I dispositivi igienici riutilizzabili hanno infiniti vantaggi sia dal punto di vista del comfort e della salubrità, sia del risparmio economico. Una coppetta costa mediamente 15-20€, un kit di assorbenti lavabili si aggira sui 20-30€. La loro durata è di parecchi anni, quindi il risparmio è evidente. Inoltre evitano quelli che sono i maggiori disagi degli assorbenti tradizionali usa e getta: pruriti, cattivi odori, irritazioni e infezioni (candidosi ecc).
Anche per gli uomini ci può essere un discreto risparmio economico e di produzione di rifiuti passando dai rasoi usa e getta a quelli dove si cambia solo la testina. In realtà il vantaggio maggiore si avrebbe passando al rasoio di sicurezza (quello che usavano i nostri nonni e che ancora oggi usano i barbieri più bravi), però in effetti ci vuole un po’ di manualità per imparare ad usarlo. Un primo step può essere quello di passare ai rasoi con testina sostituibile, in questo modo l’unico rifiuto prodotto è rappresentato dalla sola testina e non da tutto il rasoio.
3. Usa le saponette solide
Una saponetta costa nettamente meno di un detergente liquido, occupa meno spazio e dura molto a lungo.
Più di così non so proprio cosa si potrebbe desiderare!
Il fatto di occupare meno spazio vuol dire che anche sul trasporto si risparmiano un bel po’ di emissioni perchè ne puoi trasportare di più in una volta sola, senza considerare il fattore scorta in casa.
Durano molto di più dei detergenti liquidi, costano nettamente di meno. Credo non ci sia molto altro da aggiungere.
Ultimamente, poi, sta spopolando ogni genere di detergente solido: shampoo, balsami, burri corpo, bagno schiuma. Sono, in genere, detergenti che usano materie prime attente all’ambiente e alla compatibilità cutanea. Inoltre se già sono molto funzionali in casa, risultano poi eccezionali in viaggio perchè leggeri, poco ingombranti e perfetti per il bagaglio a mano.
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4. Prepara il tuo cibo in casa
Sembra una stupidaggine, ma preparare il proprio cibo permette di risparmiare denaro e rifiuti. Pensa a quanti involucri ha il cibo confezionato rispetto a quello che puoi preparare tu sui tuoi fornelli… Portarti dietro un panino o il baracchino per il pranzo dentro un contenitore riutilizzabile ti garantisce gusto, cibo nutriente e sano e un ridottissimo spreco di incarti.
All’inizio ci vuole un attimo per prendere l’abitudine, ma puoi iniziare a cucinare a cena come se ci fosse una persona in più in famiglia e portarti dietro la parte avanzata per il giorno dopo.
Il livello pro di questo step sarà poi sbizzarrirti nella preparazione delle cose più disparate: pane, marmellate, sughi, conserve, yogurt, torte, muesli, barrette ai cereali… Tutto rigorosamente home made!
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5. Elimina la pellicola trasparente e la carta stagnola
Questo passaggio segue un po’ quello precedente sulla preparazione del cibo. Abbiamo davvero bisogno di usare la carta stagnola o la pellicola trasparente?
Secondo me decisamente no!
Per conservare il cibo basta usare contenitori con il coperchio oppure sbirrazzirsi in attività creative di riuso creativo. Ad esempio puoi riutilizzare i sacchetti di carta del pane o della frutta per portarti il famoso panino di cui sopra in ufficio. Oppure potresti usare un tovagliolo di stoffa per avvolgere quel pezzetto di torta che hai avanzato. Insomma i modi per evitare di usare le pellicole usa e getta sono infiniti, basta un pochino di fantasia.
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Più siamo, meglio è… Condividi il verbo con i tuoi amici. In più adesso va di moda la cultura zero waste, così fai la figura di quello cool e sempre sul pezzo, sempre ovviamente a ZERO SBATTA!
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