Mauro vuole viaggiare e un nemico, un tumore, non lo ferma: tra l’incredulità dei medici e con lo smisurato sostegno della moglie Angelica, Mauro ha collezionato numerosi viaggi indimenticabili in cammino che vengono raccontati in una mostra fotografica dal 3 al 24 settembre all’inQubatore. Incontro con l’autore il 3 settembre ore 17.
Mauro Beccaria ha sempre avuto voglia di viaggiare: fin da piccolo si nutriva di storia e geografia per conoscere il mondo custodito all’esterno delle mura scolastiche. Dopo la scoperta della malattia, la voglia di viaggiare diviene inarrestabile e si trasforma in un’essenziale fonte di vita. Il nemico, un emangiotelioma, non è stato capace di fermarlo e, poco dopo la prima terapia, Mauro e la moglie Angelica si regalano un breve cammino in Trentino.
Ed è lì che tutto ha inizio: tra l’incredulità dei medici e l’ansia di Angelica, Mauro vuole continuare a viaggiare. Prima le nostre belle Alpi, la Liguria e la Costiera Amalfitana. Poi arriva il momento di lanciare il cuore oltre l’ostacolo: Budapest. L’Ungheria è il primo di una lunga serie di viaggi che lo porterà a toccare 25 paesi in 5 anni. Dopo l’ultima chemioterapia parte alla scoperta dell’India, poi va in cerca di ossigeno ad alta quota: prima il campo base Everest, poi la vetta del Kilimangiaro, il monte Fuji, la Kore del Kailash, l’Alta Via n. 1 e 2, le Alpi marittime, la cima del Licancabur in Bolivia e infine, ultima fatica, l’Aconcagua a 7.000 m nella Ande.
Questi viaggi a piedi, molto spesso in solitaria, fanno salire la qualità della vita e con essa anche l’umore; dopo ogni rientro, Mauro si sente sempre meglio, fino al giorno in cui anche i medici confermano le sue sensazioni: “remissione della malattia“. Una frase che fa allargare un grande sorriso sul viso di Mauro.
I medici dell’Istituto di Candiolo lo sostengono nelle terapie e anche nella sua voglia di conoscere il mondo: ad ogni controllo con buon esito, la domanda di rito è «dove andiamo questa volta?».
Ed ecco che Mauro sente il bisogno e il dovere di condividere con gli altri la sua esperienza e i suoi viaggi attraverso una mostra fotografica che l’inQubatore ha voluto fortemente ospitare. Con questa esposizione, che sostiene la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro (i fondi ricavati dalla vendita delle fotografie saranno devoluti alla Fondazione), Mauro racconta la sua voglia di vivere e continuare a lottare contro il cancro, dimostrando tutta la sua gratitudine per l’Istituto di Candiolo, capace di restituirgli la speranza. Un inno alla vita, che sia di aiuto e stimolo a chi, come lui, ha attraversato o sta attraversando la malattia.
Sarà possibile visitare la mostra dal 3 al 24 settembre negli orari di apertura dell’inQubatore. Ingresso libero. Avremo il piacere di ospitare Mauro e Angelica il 3 settembre ore 17 per farci raccontare e rivivere assieme questo bel cammino vissuto lungo le strade del mondo.
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